XXXVI Corso di Speleologia di 1° Livello
26 settembre - 29 ottobre 2013 Quarta Uscita Grotta di Castel di Lepre - Marsico Nuovo Domenica 20 ottobre 2013 si è svolta la quarta uscita dei corsisti del XXXVI corso di Speleologia del Gruppo Puglia Grotte. Il luogo prescelto è stata la Grotta Castel di Lepre in Val d'Agri, in località S. Vito nel Comune di Marsico Nuovo, provincia di Potenza. Tuta, caschetto, imbrago, panini, acqua e coraggio: pronti, si parte! Castel di Lepre è stata la prima grotta dopo le precedenti esercitazioni in palestra di roccia, pertanto c'è stata un po' di tensione iniziale nello scendere, ma una volta in corda si hanno sensazioni decisamente diverse dalla parete di roccia: tutto un altro mondo! La grotta in questione è una grotta "attiva", attraversata da un fiume con fondo sassoso che scorre per tutti i 2 km di sviluppo della grotta. Per la sua lunghezza, Castel di Lepre detiene il primato di grotta più lunga della Basilicata. Subito dopo l'ingresso, che è avvolto nella vegetazione caratterizzata da piccoli arbusti e muschio, si incontrano i primi "salti" o "pozzi": il primo di circa 4 metri un po' stretto e il secondo ampio e perfettamente verticale di circa 13 metri con alla base una pozza d'acqua. Probabilmente qualche corsista si sarà chiesto Ma chi me l'ha fatto fare?, ma dopo qualche tentennamento iniziale, i ragazzi scendono giù soddisfatti, fiduciosi e pronti ad esplorare per la prima volta il buio. Dopo un breve tratto la volta si abbassa in un lungo laminatoio alto meno di 1 metro, con la volta liscia e levigata, dove è stato impossibile non camminare a gattoni anche con la presenza di scorrimento d'acqua! Rincuorante l'avvertimento degli istruttori: Per 300 metri, dimenticatevi della posizione eretta… Usciti dal laminatoio è presente una lunga galleria, in alcuni tratti concrezionata e in particolare vi è una concrezione enorme a forma di zampa di elefante, dove non è potuta mancarne la tradizionale foto al di sotto! La lunga galleria conduce sino alle "marmitte", vasche levigate dallo scorrimento dell'acqua che termina con una piccola cascata formando un laghetto. Dopo qualche metro è presente un basso "sifone" (passaggio semi-allagato) dopo il quale la grotta continua; purtroppo, per noi corsisti, non è accessibile. Durante l'escursione sono stati avvistati diversi esemplari di chirotteri e all'interno della grotta si è avuto anche l'incontro con corsisti e istruttori del Gruppo Speleo-Alpinistico Vallo di Diano di Pertosa (Sa). Il morale del gruppo, per tutta la giornata, è stato sempre molto alto e i corsisti si sono lasciati affascinare da questo nuovo mondo sotterraneo caratterizzato dalle meraviglie che la forza dell'acqua è capace di costruire nel tempo! Stanchi e sporchi come minatori, qualcuno con dita ammaccate e qualcuno con diversi lividi, abbiamo fatto rientro a Castellana Grotte, portando con noi la gioia di avercela fatta e la consapevolezza di aver appena vissuto un'esperienza unica ed irripetibile come lo sono tutte le prime volte della vita. (Testi di Emanuela Semeraro - Nicolò Manchisi - Stefania Bulzacchelli - Marco Carrieri - Doriana Zazzera - Antonella Laghezza - Vincanzo Biasi - Samantha Laterza - Vito Petrosillo - William Biasi) |
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