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Ecco il parere di Gianni Picella, Coordinatore del Comitato per la Salvaguardia degli Olivi Secolari di Puglia:
"Bisogna intervenire con urgenza perseguendo tre azioni ben precise che vanno dall'ambito internazionale a quello locale:
1) raccolta di forme per il riconoscimento e la tutela degli olivi pugliesi come patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO;
2) censimento degli ulivi pugliesi con relativo archivio fotografico;
3) legge regionale di tutela degli ulivi secolari
Attualmente, l'unica legge in vigore è quella del 1961, la n. 145 che rende possibile lo spiantamento tramite una semplice autorizzazione dell'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura.
Un esempio positivo viene dal Comune di Ostuni, il quale ha emesso un'ordinanza che prevede il divieto di trasportare le piante secolari al di fuori dei limiti comunali.
Vi è, infine, un progetto di legge regionale della quinta commissione a tutela di olivi e carrubi, il quale prevede che queste piante vengano sottoposte a vincolo se la loro densità superi il 50% della particella catastale sulla quale insistono."
(La Gazzetta del Mezzogiorno 13 giugno 2003) |
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